Le terapie egizio-essene, sono trattamenti energetici che favoriscono il miglioramento dell’armonia tra i diversi corpi energetici (eterico, emotivo, mentale) della persona, favorendo anche un miglior allineamento tra corpo, spirito e anima.

Il trattamento prevede un lavoro prevalentemente sul corpo eterico, ovvero il primo dei corpi sottili di ogni essere vivente, anche se, a seconda del lavoro da fare, anche il corpo fisico può essere toccato.

Ma facciamo un passo indietro e vediamo qual’è l’origine di queste terapie

Tutto ebbe inizio al tempo dei faraoni Amenophis III e suo figlio Amenophis IV, quest’ultimo meglio conosciuto come Akhenaton.

Amenophis III ordinò la costruzione del Tempio di Luxor la cui architettura, altamente simbolica, rappresenta il funzionamento energetico del corpo umano.

Non solo.

All’interno del Tempio furono costruiti altri edifici, numerosi corridoi e sale sotterranee. Queste strutture servivano agli incontri e alle ricerche dei sacerdoti e dei terapeuti che avevano ricevuto l’ordine dal faraone stesso di raccogliere e strutturare nel modo più preciso e sintetico possibile l’essenza della saggezza terapeutica plurimillenaria del popolo egizio, così da poterle trasmettere all’umanità.

Le terapie utilizzate in quell’epoca sono quelle che noi oggi definiamo “energetiche”.

Akhenaton portò avanti il lavoro iniziato dal padre facendo in modo che fossero raccolte e insegnate queste numerose conoscenze sulle terapie e tale compito fu affidato a sacerdoti-terapeuti provenienti da tutte le sponde del Mediterraneo.

Dopo la scomparsa di Akhenaton, le informazioni sulle terapie smisero di essere insegnate, se non in clandestinità e in segretezza.

I pochi trattati di “medicina sottile” vennero distrutti e la diffusione delle conoscenze acquisite durante il regno di Akhenaton stesso, divenne una tradizione tramandata per via orale da maestro a discepolo.

Gli Esseni

Quando Mosé condusse gli Ebrei fuori dall’Egitto, alcuni sacerdoti egizi che avevano appreso le conoscenze e le modalità operative relative alle terapie utilizzate al tempo del faraone Akhenaton, partirono con lui.

Fu così che le conoscenze terapeutiche strutturatesi per volere di Amenophis III e Akhenaton, vennero trasmesse ad alcun mistici del popolo ebreo che, nell’arco dei secoli, si raggrupparono costituendo una Fratellanza essena.

Egizi ed Esseni

Per quanto ci potessero essere delle lievi differenze tra “terapeuti” egizi ed esseni, entrambe le culture avevano lo stesso concetto di vita ovvero quello di una vita in cui il corpo è visto in relazione con il Divino, con la dimensione sottile e con la conoscenza di ciò che unisce materia, anima e corpo.

In entrambi i caso venivano utilizzati gli oli, per lo più consacrati, che non solo facilitavano lo scorrere delle mani sul corpo ma avevano anche la funzione di amplificare e polarizzare l’azione dell’Onda energetica di guarigione offerta al malato.

Diverso, invece, era il modo in cui si approcciavano al corpo fisico: mentre gli egizi non avevano alcun problema a toccarlo, gli esseni, a volte, lo “nascondevano” sotto un lenzuolo di lino anche mentre lo curavano.

Ai giorni nostri

Ai giorni nostri, sempre più persone sentono la necessità di volgere lo sguardo a quelle “leggi” profonde che uniscono l’essere umano alla sua natura più sottile e profonda, alla ricerca di un Ben-Essere che non coinvolga soltanto il fisico ma anche mente e spirito.

Le pratiche delle terapie egizie-essene non vanno a sostituire, laddove serve, l’atto medico, bensì ne sono un completamento.

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